| Benvenuto a GIOIA DEL COLLE
Il paesino di Gioia del Colle nasce intorno ad un castello di origini bizantine. Fu ricostruito dal normanno Riccardo Siniscalco, per poi essere distrutto da Guglielmo I di Sicilia detto "il Malo". Fu rifondato nel 1230 da Federico II di Svevia al ritorno dalla Crociata. Sembra che il castello fosse una residenza in cui sostava durante le sue battute di caccia. Fu poi completato dagli Angioini che aprirono delle finestre sulla cortina. Fra il 1600 e 1800 i successivi proprietari (gli Acquaviva d'Aragona, i De Mari, e Donna Maria Emanuela Caracciolo) hanno tolto al complesso l'aspetto di una residenza fortificata. Secondo Bonaventura da Lama (tesi ripresa dallo storico Pantaleo) in questo castello fu rinchiusa Bianca Lancia durante la gravidanza di Manfredi di Sicilia perché sospettata di aver tradito Federico II. Sulla parete di una cella sono scolpiti delle forme che secondo la leggenda dovrebbero rappresentare i seni che Bianca Lancia si tagliò per il dolore di una tale umiliazione. Dopo aver partorito inviò su un piatto a Federico il presunto figlio illegittimo insieme ai suoi seni. Secondo altri questa è solo una leggenda: Bianca Lancia chiese di legittimare i figli avuti durante la loro relazione con un regolare matrimonio poco prima di morire. Altri ancora dicono che sia stao Federico II a morire dopo il matrimonio.
Il sito più antico dove si rilevano le prime tracce di civiltà è a Monte Sannace, distante circa 5 km dal paese odierno. Scavi archeologici ancora oggi portano alla luce testimonianze di un villaggio di Peucezi risalente al VII sec. a.C.. Gioia nasce sotto il dominio bizantino per poi passare sotto il dominio normanno e fu affidata al conte Riccardo di Altavilla. A Federico II si deve la ricostruzione del castello. Fu principato di Taranto e feudo dei principi De Mari di Acquaviva della Fonti fino all’abolizione delle feudalità.
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